Questo articolo che vi proponiamo si collega alla storia che vi abbiamo precedentemente raccontato. Vediamo, appunto, quando è necessaria la variazione catastale in seguito a lavori interni.
Iniziamo con il dire che la variazione di catasto è la domanda di correzione del catasto che può essere presentata a seguito dei lavori di ristrutturazione su un immobile. Si parla quindi di variazione catastale, quando i dati catastali di un immobile mutano o cambiano categoria.
Il metodo DOCFA permette di procedere con l’aggiornamento catastale, tramite l’intervento di un tecnico professionista abilitato. Il richiedente deve indicare le proprie generalità, i dati catastali dell’immobile, la situazione riscontrata e le notizie utili alla correzione dell’errore. Quando l’aggiornamento catastale è semplice, il cittadino può presentare, anche autonomamente, gli aggiornamenti presso gli uffici del catasto oppure online sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
Scopriamo cosa comporta la variazione catastale con le risposta ai dubbi più comuni sulla procedura.
I tempi di attesa per la richiesta di variazione catastale
La richiesta della variazione catastale deve avvenire entro e non oltre 30 giorni dalla fine dei lavori. I tempi che riguardano la redazione della variazione catastale sono abbastanza brevi: il tecnico professionista conclude e successivamente avvia la procedura DOCFA, dopodiché l’ufficio implementa la nuova planimetria in circa 7 giorni lavorativi.
Variazioni catastali: quali sono i costi da sostenere
Il costo della variazione catastale è composto da diversi elementi da considerare. Inizialmente, vi è il costo tecnico per la richiesta della variazione catastale, fissato a 50 euro. Tuttavia, tra i costi della variazione catastale occorre considerare anche la parcella per il professionista. Il servizio offerto dal tecnico abilitato prevede la presentazione del documento con i dati aggiornati, e il suo costo può variare anche in base al numero di unità immobiliari coinvolte e dalle specifiche della variazione.
Inoltre, qualora la variazione catastale non venga presentata in tempo, sarà necessario pagare una sanzione attraverso il meccanismo del ravvedimento operoso. Il costo della sanzione varia a seconda dei giorni di ritardo della richiesta:
- se il ritardo è inferiore ai 90 giorni, la sanzione applicata ammonta a 103,20 euro.
- tra i 90 giorni e i 12 mesi, la sanzione ammonta a 129 euro.
- oltre i 12 mesi, la sanzione prevista sarà di 147,43 euro.
- se la presentazione della variazione catastale avviene oltre i due anni, la sanzione da pagare sarà di 172 euro.
Dunque, se la variazione catastale è richiesta dopo 20 anni dalle modifiche all’immobile, sarà applicata la sanzione massima.
Quando è necessario presentare la variazione catastale?
La variazione catastale risulta obbligatoria quando si effettuano dei cambiamenti o aggiornamenti che modificano la rendita catastale, di conseguenza influendo sul calcolo delle tasse.
Vi è dunque l’obbligo di aggiornamento catastale per lavori interni, come la realizzazione di bagni o l’eliminazione di corridoi.
Le variazioni obbligatorie sono obbligatorie anche nei seguenti casi:
- per ottenere conformità catastale, tramite la presentazione di alcune pratiche come l’accertamento di conformità o CILA;
- frazionamenti e fusioni di unità immobiliari;
- richiesta di cambio di destinazione d’uso;
- ampliamento dei volumi dell’appartamento;
- creazione di nuove aree come per esempio soppalchi, terrazzi praticabili, o il montaggio di una veranda;
Infine, anche la modifica dei dati principali come il nome e cognome del proprietario o dati presenti nella visura catastale, rendono obbligatoria la variazione catastale.
I documenti fondamentali per la variazione catastale
I documenti essenziali per la variazione catastale sono i seguenti:
- Visura catastale: è la descrizione completa e precisa dell’immobile. I dati presenti nella visura sono differenti, e possono essere l’indirizzo dell’immobile, la particella, il foglio, gli intestatari, la rendita catastale, la consistenza e la destinazione d’uso dell’immobile;
- Planimetria catastale: è il disegno tecnico fondamentale di un immobile registrato al Catasto. Grazie a questo documento è possibile ottenere e considerare la destinazione degli spazi, i dati metrici e i confini.
Le informazioni catastali, ad esclusione delle planimetrie consultabili solitamente dagli aventi diritto sull’immobile, sono pubbliche, di conseguenza l’accesso è consentito a chiunque, pagando i relativi tributi speciali catastali e nel rispetto della normativa vigente. I proprietari possono richiedere la consultazione gratuita e in esenzione dei tributi per gli immobili di cui risultano titolari in catasto.
Fonte: https://www.idealista.it/news/