In gergo si parla di “chiedere i permessi”; in modo più tecnico si parla di titoli abilitativi per vari lavori edilizi.
Ecco qui un breve riepilogo sulle regole burocratiche da seguire per avviare lavori in casa.
È importante rivolgersi al giusto professionista quando si ha intenzione di ristrutturare o fare lavori edilizi di diverso tipo. Bisogna infatti conoscere bene l’iter che essi richiedono. Inoltre esiste molta confusione dovuta al continuo cambiamento delle normative.
Ad esempio, per demolire un terrazzo nel proprio appartamento si deve presentare una SCIA oppure basta una semplice comunicazione al Comune? L’estrema complessità delle norme in edilizia rende spesso difficile comprendere le procedure da seguire caso per caso. Effettuare un lavoro nella propria abitazione infatti può mettere alla prova la pazienza dei cittadini che si trovano dinanzi a pratiche burocratiche che si configurano come un vero e proprio percorso ad ostacoli. Regole, moduli, documentazione da presentare cambiano a seconda della Regione o del Comune; spesso occorre rivolgersi ad amministrazioni diverse per la stessa pratica.
Il Decreto Legge Madia (d.l. n. 222 del 2016) punta a fare chiarezza sulle pratiche edilizie introducendo un pacchetto di misure per garantire a cittadini e imprese certezze sulle regole da seguire per avviare un lavoro in casa, con tempi certi e un unico sportello a cui rivolgersi.
Il decreto riporta l’elenco degli interventi edilizi e per ciascuno di essi indica quale tipo di pratiche edilizie occorre presentare oppure se si tratta di un’attività libera che non richiede alcun adempimento. C’è da sottolineare che è stata eliminata la comunicazione di inizio lavori (CIL) e gli interventi per cui era prevista tale comunicazione al Comune oggi sono considerati liberi. Le Regioni e i Comuni sono tenuti ad adeguarsi alla nuove norme entro il 30 giugno 2017.
Ecco una lista delle pratiche edilizie necessarie per gli interventi edilizi più comuni:
è considerata ATTIVITA’ EDILIZIA LIBERA:
- MANUTENZIONE ORDINARIA (interventi che riguardano opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture e quelle necessarie ad integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti)
- RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA SEMPLICE O LEGGERA (sono tali le opere quali il ripristino o la sostituzione di alcuni elementi costitutivi dell’edificio, l’emissione e la modifica di nuovi elementi ed impianti a patto che non si aumenti il volume complessivo, non si modifichi la sagoma di edifici vincolati, non vi siano mutamenti d’uso)
- INSTALLAZIONE DI POMPE DI CALORE di potenza inferiore a 12kw
- ELIMINAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE che non comportino la realizzazione di ascensori esterni ovvero di manufatti che alterino la sagoma dell’edificio
Richiedono la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività):
- MANUTENZIONE STRAORDINARIA PESANTE (interventi edilizi per conservare lì edificio e assicurarne la funzionalità quali il consolidamento, il ripristino o il rinnovo degli elementi costitutivi dell’edificio
- RISTRUTTURAZIONE PESANTE che porti ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente e che comporti modifiche della volumetria complessiva degli edifici
Richiedono la CILA (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata):
- MANUTENZIONE STRAORDINARIA LEGGERA (sono intese le opere necessarie a sostituire parti di edifici non alterando però la volumetria complessiva degli edifici e senza che vi siano mutamenti urbanisticamente rilevanti delle destinazioni d’uso
- RESTAURO E RISANAMENTO CONSERVATIVO LEGGERO ( sono compresi interventi di ripristino e rinnovo degli elementi costitutivi dell’edificio, l’inserimento degli elementi accessori e degli impianti richiesti dalle esigenze dell’uso.
Tratto da www.cosedicasa.com